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Il commercio on-line scalda l’economia europea

Data di inserimento: 28/09/2015

Il valore delle merci e dei servizi venduti via web nell’Unione europea è in forte aumento, con un trend del +15% per ognuno degli ultimi quattro anni. Secondo i dati dello European B2C E-commerce Report, nel 2016 si toccheranno i 540 miliardi di euro complessivi, mentre nel 2017 verrà superata la soglia dei 600 miliardi. Internet fa soldi, dunque, e l’e-commerce è sempre più parte dei meccanismi di cosnumo del Vecchio Continente.


Un verità che riguarda però tre Stati in particolare: Regno Unito, Germania e Francia. Oltremanica si concentra il 30 del fatturato e-commerce dell’Ue, mentre i siti tedeschi danno un apporto del 16,8% e quelli francesi arrivano al 13,4%.


L’Italia è il settimo mercato continentale per l’e-commerce e catalizza il 3,1% del fatturato complessivo. Una cifra comunque destinata a incrementare rapidamente, a patto che migliori alcuni servizi legati agli acquisti on-line: innanzitutto la sicurezza (anche percepita) e la semplicità dei metodi di pagamento; in secondo luogo , la puntualità delle consegne.


Rendere agile e a prova di hacker le transazioni è la condizone base per convincere gli scettici a provare i servizi di e-commerce. Velocità e praticità delle consegne, magari con più opzioni di spedizione e servizi di fermo deposito, sono le prerogative per non perdere i nuovi clienti.

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