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Tra certificazioni e second hand: come acquistare sostenibile

Data di inserimento: 06/10/2025

Negli ultimi anni il tema della sostenibilità negli acquisti è diventato sempre più centrale nelle scelte dei consumatori. Comprare in modo consapevole non significa soltanto seguire una tendenza, ma adottare uno stile di vita che guarda al futuro e al benessere collettivo. Ogni decisione d’acquisto, infatti, ha un impatto diretto sull’ambiente, sull’economia e sulla società, e scegliere prodotti o servizi più attenti all’ecosistema rappresenta un contributo concreto verso un mondo in cui le attività umane non danneggiano l’ambiente e gli ecosistemi.

Le opportunità per rendere più sostenibili le proprie abitudini di consumo sono sempre più accessibili. Informarsi, fare scelte ponderate e orientarsi verso alternative responsabili permette non solo di ridurre sprechi ed emissioni, ma anche di sostenere aziende e pratiche virtuose. Scopri come gli acquisti sostenibili possono diventare parte integrante della vita di tutti i giorni.

Cosa si intende per acquisto sostenibile?

Quando si parla di acquisto sostenibile, non si intende solo un prodotto eco-friendly, ma si considera anche il suo metodo di produzione, il tipo di imballaggio, la durabilità del prodotto, la logistica e tutte le pratiche aziendali coinvolte. Acquistare sostenibile significa dunque ridurre gli effetti negativi sull’ambiente e contribuire a un sistema economico più equo e circolare.

Come riconoscere i prodotti sostenibili

Per capire se un prodotto è davvero sostenibile, occorre analizzarne diversi aspetti. Innanzitutto, i materiali: prediligi quelli naturali, riciclati o riciclabili, evitando sostanze tossiche o difficili da smaltire.

Valuta poi la filiera produttiva: un marchio trasparente indica chiaramente dove e come sono stati realizzati i propri articoli, fornendo informazioni sui fornitori e sulle condizioni di lavoro dei dipendenti.

Un ulteriore segnale di affidabilità è la presenza di certificazioni ambientali e sociali riconosciute, come FSC (per legno e carta provenienti da foreste gestite responsabilmente), GOTS (per tessili biologici), Fair Trade (per il commercio equo) o Ecolabel (marchio di qualità ecologica dell'UE). Questi attestati non sono semplici etichette: garantiscono che il prodotto rispetta standard rigorosi in termini di impatto ambientale, consumo di risorse, rispetto dei lavoratori e durata nel tempo.

Perché comprare sostenibile

Acquistare sostenibile significa adottare uno stile di vita che porta vantaggi concreti sia all’ambiente sia alla società. Optare per prodotti sostenibili e prodotti eco-friendly ha innumerevoli vantaggi: contribuisce alla tutela delle risorse naturali e alla protezione delle risorse e promuove pratiche di consumo responsabile come il riuso e il riciclo.

Il mercato sta già recependo questo cambiamento: la domanda di prodotti eco-sostenibili è in costante crescita da diversi anni e i consumatori premiano sempre più le aziende attente alla sostenibilità. La maggiore sensibilità delle persone porterà nei prossimi anni a un’evoluzione significativa del modo di produrre e acquistare, con effetti positivi su ambiente, economia e società.

Comprare vestiti in modo sostenibile

Il settore della moda è uno dei più impattanti a livello ambientale e sociale. L’industria tessile consuma enormi quantità di acqua, energia e materie prime, oltre a generare rifiuti e inquinamento dovuti all’uso di sostanze chimiche e coloranti.

Per acquistare in modo sostenibile, è dunque importante partire dalla scelta dei materiali: prediligi fibre naturali come il cotone biologico, il lino o la canapa, oppure tessuti riciclati e innovativi. Questi materiali non solo riducono l’impatto ambientale, ma spesso garantiscono anche maggiore traspirabilità e comfort.

Anche la provenienza dei capi è fondamentale. Dare priorità a brand che producono localmente o in aree geografiche vicine riduce le emissioni legate al trasporto e sostiene le economie del territorio. Allo stesso tempo, scegliere marchi che forniscono informazioni chiare su tutta la filiera produttiva — dal raccolto delle fibre alla confezione finale — assicura che il capo sia stato realizzato nel rispetto dei diritti dei lavoratori.

Infine, considera modelli di consumo alternativi: acquistare abiti di seconda mano non solo è più economico, ma consente di dare nuova vita a capi già esistenti, evitando che finiscano in discarica. I negozi dell’usato, le piattaforme online di second hand e i mercatini sono ottime fonti per capi unici e di qualità. Anche il noleggio di vestiti per eventi speciali consente di allungare la vita dei capi e di ridurre la domanda di nuova produzione.

I falsi miti della moda sostenibile

  1. La moda sostenibile è di moda”: è diffusa la convinzione che i capi sostenibili siano privi di identità e stile, e che la moda sostenibile sia solo un trend passeggero, destinato a svanire con il tempo. In realtà, la sostenibilità nella moda non è una novità effimera: da anni molti brand e stilisti investono in ricerca, materiali innovativi e processi produttivi responsabili, dando vita a collezioni che uniscono estetica, qualità e rispetto per l’ambiente. Questi capi sono spesso pensati per durare nel tempo, grazie a linee classiche e materiali resistenti, in netta contrapposizione alla logica del fast fashion. La moda sostenibile, quindi, non segue semplicemente le tendenze, ma propone un cambiamento culturale profondo e duraturo.
  2. La moda sostenibile è costosa”: in realtà ogni prodotto viene pagato il giusto prezzo in modo tale da garantire la corretta tutela dei lavoratori e dell’ambiente. Inoltre, rispetto ai marchi low cost, la moda sostenibile vuole produrre capi di qualità che durino più a lungo nel tempo.
  3. Ormai tutti i brand sono ecologici”: c’è una differenza sostanziale tra i brand di moda sostenibile e le aziende che invece adottano strategie di greenwashing. Assicurati di saper riconoscere i marchi realmente sostenibili.

Investire in abiti di qualità, versatili e duraturi, anziché seguire mode passeggere, è la strategia più efficace per un guardaroba davvero sostenibile.

Il second hand

I siti e le piattaforme di second hand sono una scelta ideale per chi desidera fare acquisti sostenibili e ridurre l’impatto ambientale. Comprare abiti, accessori o oggetti usati permette di allungare il ciclo di vita dei prodotti, diminuendo i rifiuti e promuovendo il consumo responsabile. Questo approccio rientra a pieno titolo nell’economia circolare, dove ciò che non serve più a qualcuno può trasformarsi in una risorsa preziosa per qualcun altro.

Anche la consegna può diventare più sostenibile: molte piattaforme offrono l’opzione di ritiro in punti convenzionati. Un esempio è rappresentato dai BRT-fermopoint, la rete di negozi e attività locali dove è possibile ricevere i propri acquisti in modo comodo e flessibile. Questa scelta contribuisce concretamente alla riduzione delle emissioni legate al trasporto, grazie all’ottimizzazione dei percorsi di consegna e alla diminuzione dei viaggi individuali. Inoltre, se il punto di ritiro viene raggiunto a piedi, si riduce ulteriormente l’impatto ambientale dell’ultimo tratto di consegna, rendendo l’intero processo ancora più sostenibile*. Infine, coinvolgere le attività locali rafforza il tessuto del quartiere, creando benefici concreti sia per l’ambiente che per la comunità.

In questo modo, spedire e ritirare usato online presso i punti di ritiro diventa un gesto che unisce risparmio, praticità e attenzione per l’ambiente.

 

*Fonte: “L’impatto ambientale delle consegne e-commerce", ricerca Netcomm e Gruppo di ricerca B2C Logistics Center del Politecnico di Milano.

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