Negli ultimi anni, la crescente sensibilità verso le questioni ambientali ha influenzato anche la supply chain, spingendola a mettere in atto degli accorgimenti per diventare più eco friendly. Il risultato è ciò che gli addetti ai lavori chiamano “Logistica green” (o logistica sostenibile).
Se non ne hai mai sentito parlare, in questo articolo troverai un approfondimento su questa tematica. Buona lettura.
Partiamo dal principio: cosa è la logistica sostenibile?
È un tipo di sviluppo che ha come obiettivo quello di minimizzare l’impatto ambientale di tutto il comparto logistico, dal trasporto, all’inventario e stoccaggio, fino all’evasione degli ordini. Le aziende facenti parti di quest’ambito puntano a rendere la propria attività di trasporto e consegna merci più ecologica, pur mantenendo la sua efficienza.
Quattro sono i campi di intervento primari: il trasporto, il magazzino, il packaging e il network design. In particolare, chi lavora come operatore logistico si occupa del deposito e del trasporto, concentrandosi specialmente sulla riduzione dell’impatto ambientale di queste due attività.
Ma quali sono gli scopi della logistica verde? Sono essenzialmente due: ridurre l’impatto ambientale dovuto alla distribuzione di merci e utilizzare risorse sostenibili, il tutto mantenendo l’efficienza del servizio.
Al fine di far diventare la logistica più ecologica, occorre apportare dei cambiamenti quali:
È poi innegabile che l’evoluzione delle nuove tecnologie e la crescente digitalizzazione rivestono un ruolo cruciale e stanno portando a cambiamenti significativi. Un esempio tangibile dello sviluppo è rappresentato dai camion elettrici, che negli ultimi tempi hanno preso piede in diversi settori.
Questi veicoli presentano una varietà di opzioni in termini di alimentazione, tra cui gas, elettricità e diesel, e sfruttano fonti di energia di varia origine, tra cui biologica, a idrogeno o di origine fossile, oltre che rete elettrica.
Inoltre, ogni anno vediamo un aumento delle aziende logistiche che stringono accordi con i fornitori di energia e fanno uso crescente di biocombustibili.
I vantaggi di una logistica sostenibile sono:
Certo, occorre mettere in atto un impegno concreto da parte delle imprese e degli investimenti anticipati, ma i benefici ripagano i costi.
In tutto questo, la domanda che sorge spontanea è: cosa possiamo fare per dare il nostro contributo a questo tipo di logistica?
Un primo passo può essere l’utilizzo dei punti di ritiro pacchi. È infatti possibile optare per il ritiro presso un negozio comodo e vicino: scegliendo un point sotto a casa tua, eviterai di prendere l’auto, mentre optando per un fermopoint situato lungo il percorso casa-lavoro, ottimizzerai il tuo viaggio e contribuirai a ridurre il numero di km percorsi dallo spedizioniere.
In Italia, la rete di punti di ritiro Fermopoint è presente su tutto il territorio nazionale. Fermopoint si inserisce all’interno dell’ultimo miglio della logistica con diversi vantaggi:
Basterà scegliere di spedire o far arrivare il tuo acquisto in uno dei point più vicini a te per fare la tua parte. Per ulteriori dettagli, visita il sito web.
Un ulteriore consiglio che possiamo dare è quello di riutilizzare scatole e imballaggi ove possibile, meglio ancora se provenienti da fonti rinnovabili e biodegradabili.
Questi semplici passi ci avvicineranno sempre più a un’economia circolare e sostenibile.
Molte aziende stanno riconoscendo l’importanza delle soluzioni logistiche sostenibili per consentire un futuro e un miglioramento della qualità di vita.
Affrontare le numerose sfide e trovare un equilibrio tra i diversi fattori e le componenti della catena di approvvigionamento può essere impegnativo. Tuttavia, il mercato sta evolvendo in questa direzione e sta diventando sempre più accessibile per le aziende abbracciare un modello sostenibile di logistica verde.
Il cammino della logistica green è tuttora in continua e costante evoluzione, tanto da farci immaginare un futuro non troppo distante in cui droni e veicoli automatizzati consegneranno in autonomia i nostri pacchi.