Siamo nelle prime fasi di una trasformazione radicale del retail dove l’economia circolare rispetto alla vendita dell’usato sta trovando sempre più spazio.
L’Osservatorio Second Hand Economy condotto da Bva-Doxa rileva che nel 2020 il 54% degli italiani ha comprato o venduto oggetto usati, di cui il 14% per la prima volta. L’economia di seconda mano nel 2020 ha portato 23 miliardi di euro, pari all’1,4% del nostro Pil.
COSA CI SPINGE VERSO LA SECOND HAND ECONOMY?
Fra le ragioni che spingono alla vendita, la prima (73%) è quella di liberarsi del superfluo, Il 39% vende perché crede nel riuso ed è contro gli sprechi e il 34% per guadagnare.
Anche per chi vende, «emergono delle nuove motivazioni legate a necessità specifiche nate nel corso del 2020, come l’adattamento degli spazi di casa a DAD e/o smart working (13%), per assecondare esigenze e passioni appena nate (12%), ma anche per un peggioramento della situazione economica famigliare (11%)».
Numeri positivi per il settore, inoltre, arrivano dalle nuove generazioni. «I ragazzi nella fascia d’età tra i 18 e i 24 anni – si legge sul report di Bva-Doxa – sono decisamente a proprio agio con la second hand economy perché permette di risparmiare e contemporaneamente di comprare ciò che altrimenti non potrebbe permettersi. Comprano soprattutto telefoni, libri, vestiti e videogiochi. E nel 79% dei casi sentono che stanno facendo una scelta sostenibile».
ECONOMIA DI SECONDA MANO E SOSTENIBILITA’
Allungare la vita di un bene, dandogli una seconda, una terza o quarta vita riduce notevolmente la produzione, evita lo smaltimento dei rifiuti e riduce l’inquinamento andando sempre più verso un mercato di consumo sostenibile.
L’economia di seconda mano si conferma come un comportamento sostenibile. Più diffuso per alcune fasce di persone in particolare, come laureati (66%), GenZ (65%) e famiglie con bambini piccoli (63%).
L’economia dell’usato è sempre più un modo per dare valore alle cose, rivedendo dunque scelte e priorità, soprattutto fra i più giovani.
PIATTAFORME ONLINE PER IL SECOND HAND
Il merito della crescita di questo mercato è anche dovuto ad affidabili piattaforme online che hanno diffuso l’usato anche nell’e-commerce. Un esempio è la grande crescita del portale Subito, piattaforma per la compravendita di oggetti usati che conta oltre 13 milioni di utenti unici mensili e di Vinted con un valore d’impresa di 3,5 milioni di euro e 45 milioni di utenti.
L’ECONOMIA DI SECONDA MANO NEL FUTURO
L’economia dell’usato non si ferma qui e di sicuro avrà un futuro. Ha vissuto un’accelerazione durante il 2020. Per oltre otto intervistati su dieci (82%) la second hand economy è destinata a crescere ancora nei prossimi cinque anni, per via della crisi nel contesto economico attuale (66%), ma anche perché diventerà sempre più una scelta consapevole e green (49%), uno strumento per risparmiare (44%) e per rendere i consumi accessibili a più persone (28%).