Shopping online: votata in Europa una direttiva che aumenta la tutela dei consumatori e rende più sicuri gli acquisti via web. I dettagli.
La nuova legislazione modifica le normative esistenti introducendo: la classificazione delle offerte online, l’individuazione dei venditori e la trasparenza delle recensioni.
Chi non rispetta i diritti dei consumatori subirà pesanti sanzioni: fino al 4% del fatturato annuo e fino a 2 milioni di euro quando il fatturato non è disponibile.
Shopping online: quali sono le nuove tutele
Arrivano dall’Europa maggiori tutele per gli acquisti online. La nuova normativa rafforza i diritti del consumatore garantendo più trasparenza nelle procedure d’acquisto, nelle recensioni e nelle raccomandazioni. Le nuove tutele sono state votate lo scorso 17 aprile e saranno recepite dagli Stati membri nel termine di 24 mesi. La nuova disciplina sullo shopping online prevede, innanzitutto, regole più severe riguardo la classificazione delle offerte e dei servizi in vendita; in altre parole, colossi come Amazon, Skyscanner e Airbnb dovranno obbligatoriamente rendere noti al compratore l’esistenza di pubblicità o altre forme di pagamento per ottenere una migliore classificazione. Inoltre, i potenziali compratori online hanno il diritto di essere informati in modo chiaro ed esaustivo circa l’identità del venditore o dell’erogatore dei servizi e del fatto che siano state applicate o meno tariffe personalizzate.
Recensioni più trasparenti: vietate raccomandazioni e recensioni false
Altro aspetto di grande rilievo nella tutela degli acquisti online è l’introduzione dell’obbligo di trasparenza per le recensioni e le raccomandazioni, con l’obiettivo di ridurre al minimo la pubblicità ingannevole. Quindi, il gestore del sito Internet deve comunicare quali criteri ha scelto per pubblicare le recensioni o le raccomandazioni, le modalità di svolgimento delle verifiche e se sono pubblicizzate o influenzate in qualche modo da accordi contrattuali.
Il venditore, inoltre, deve verificare che chi ha scritto la recensione abbia effettivamente acquistato il prodotto o il servizio, per esempio chiedendo di fornire informazioni dettagliate sulla merce acquistata. Inoltre, sono vietate le recensioni false o effettuate mediante terzi al fine di evitare ogni forma di manipolazione del consumatore.
Quali sanzioni?
La direttiva europea sullo shopping online prevede l’applicazione di sanzioni, anche pesanti, a chi non applica le tutele che abbiamo elencato. Nel dettaglio, la sanzione massima arriva fino al 4% del fatturato annuo per le infrazioni reiterate, e fino a 2 milioni di euro se mancano le informazioni sul fatturato.
www.money.it - Isabella Policarpio