L’inevitabile espansione del commercio elettronico in Italia, con un giro d’affari che sfiora i 17 miliardi di euro e il numero di shop che aumenta di mese in mese, è frenato da investimenti spesso poco mirate da strategie deficitarie per la fase di spedizione e consegna.
Agli utenti-clienti va data ampia scelta di soluzioni, mentre a livello aziendale serve trovare una gestione complessiva della logistica che sia poco costosa ma al tempo stesso efficiente. Il punto di equilibrio è difficilmente raggiungibile, a meno che non si studi attentamente la situazione e si valutino opzioni innovative e d’avanguardia (proprio come Fermo!Point). Opzioni che possono soddisfare sia le necessità dei clienti, che vogliono ricevere la merce velocemente e poterla ritirare in comodità, sia la volontà dei negozianti digitali di delegare a terzi la repsonsabilità dell’ultimo miglio, azzerando le mancate consegne e riducendo quindi i costi di gestione del processo di consegna.
I metodi di spedizione delle merci vendute, i loro costi lato utente e lato azienda, le consegne certe, i resi e il tempo complessivo impiegato dai pacchi per arrivare a destinazione, influiscono in modo determinante sul successo di un e-commerce. Non è solo una questione di corrieri, ma di efficientamento di tutto il processo. Anche i piccoli shop possono trovare soluzioni vantaggiose, che facciano contenti gli acquirenti, che quindi torneranno per altre compere, decretando il successo del sito, tagliando i costi.
Spedizione, consegna e ritiro vanno organizzate al meglio perché incidono sul business a livello economico e sono cruciali per l’instaurazione di un rapporto di fiducia con gli utenti. Comprare online, d’altronde, è anche un atto di fiducia.