Solo il 16% degli italiani sceglie internet come mezzo per i suoi acquisti. Il mercato digitale, però, ha un bacino potenziale pari al 30% dei consumatori nostrani che, pur non avendo ancora provato l’e-commerce, si dice interessato a farlo. I dati della ricerca campionaria effettuata dal Centro Studi Unioncamere in collaborazione con Swg dimostrano che serve implementare e migliorare i servizi dei nogizi web, per sbloccare un settore dalle grandi prospettive tecniche ed economiche.
Due i fronti su cui muoversi: quello business, innanzitutto, per convincere gli imprenditori a dedicare attenzioni e risorse al commercio online, implementando le funzionalità dei propri siti e garantendo un servizio sempre più user friendly, puntuale e sicuro; quello consumer, promuovendo i servizi e le start up che avvicinano l’e-commerce agli utenti.
Se è vero che gli acquirenti complessivi sono ancora pochi, è altrettanto vero il loro numero è in aumento costante: “Nei settori turismo e tempo libero – dice Ivan Lo Bello, presidente di Unioncamere -, oltre il 60% degli intervistati ha già acquistato online. E il made in Italy è sempre più ricercato sulle grandi piattaforme internazionali”. Ci sono dunque le prospettive per investire e creare un sistema davvero virtuoso.
Ma cosa convince gli italiani a scegliere internet per fare le proprie compere? La convenienza, la vastità dell’offerta e – soprattutto – la comodità di acquisto. Per avere successo nel mercato digitale occorre rispettare gli alti standard di sicurezza, rapidità e precisione richiesti, nell’esperienza di acquisto, nei pagamenti e nelle consegne.