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04-05.12.2014 | Si è conclusa a Sassari la gara delle Start Cup. Prima, nell'ambito ITC, Fermo!Point

Data di inserimento: 05/12/2014

CORRIERE DELLA SERA

Corriere Innovazione / News

Dalla seta i biomateriali del futuro. Ecco i quattro vincitori di Pni. Conclusa a Sassari la supergara delle Start Cup organizzate dalle università. Prima Silk Biomaterials. Ma vincono anche Smart Patch, Diptera e FermoPoint. Per tutti i team 25mila euro

di Giulia Cimpanelli 

Sono le quattro idee innovative dell’anno nei settori Life Sciencie, ICT, Agrifood Cleantech e Industrial. Sono le idee di business vincitrici del Premio Nazionale Innovazione, competition che raggruppa e valuta i vincitori delle StartCup regionali organizzate da tutte le Università Italiane. Un premio giunto alla sua dodicesima edizione, uno dei primi nati a occuparsi di startup in Italia. Più di 1200 idee di impresa presentate (circa 3000 persone coinvolte), 58 selezionate, presenti all’evento di chiusura oggi a Sassari e quattro premiate con 25mila euro. «Startup “difficili” perché di settori di nicchia, specializzati – commenta il presidente di PNI Cube Marco Cantamessa - ma anche quelle che possono dare maggiore vantaggio competitivo ed entrare in incontro sinergico con il tessuto industriale italiano. Magari senza la possibilità di percorsi incredibili o exit milionarie ma in grado di generare vantaggio competitivo per l’intero sistema paese in settori verticali». A sbaragliare la concorrenza e vincere il premio innovazione assoluto e quello in ambito Life science Silk Biomaterials, che sviluppa dispositivi medici impiantabili per la medicina rigenerativa con la fibroina della seta. L’azienda ha depositato la parte di brevetto per poi passare alla sperimentazione sull’uomo: «Il salto successivo – commenta Lorenzo Sala, uno dei fondatori - si fa con gli opinion leader di settore e contratti con grandi case che producono dispositivi biomedicali».

Il premio Agrifood Cleantech va a Diptera: fondatore è Vittorio Bava, un coraggioso che lavorava per Google a Dublino e ha lasciato il posto per fare startup in Italia. Coraggio ripagato. Da un viaggio in Asia capisce che gli insetti possono risolvere e abbassare il prezzo dei mangimi per animali. Pensa dunque di produrre ingredienti per mangimi e mangimi compositi a base di insetti nutriti con gli scarti del settore agroalimentare, da usare in alternativa a quelli a base di farine di pesce. È lombarda la startup vincitrice del settore Ict, FermoPoint. Che non solo offre un servizio, ma aiuta i negozi di vicinato portando il commercio online al loro interno. Un servizio che permette di ricevere un pacco in negozi o attività commerciali che effettuano ritiro e custodia per conto terzi. Pluripremiati i fondatori di Smart Patch, startup incubata da I3p, che ha vinto i 25mila euro per la sezione Industrial ma anche il premio di Unicredit Start Lab e che ha già avuto un finanziamento europeo Horizon 2020. Una soluzione per il monitoraggio strutturale low cost per edifici, in grado di controllare in real-time e in remoto lo stato di salute di costruzioni e infrastrutture. Nel team la quota rosa è Melanie Diziol, tedesca immigrata in Italia. Obiettivo futuro annunciato dal patron Cantamessa, quello di «superare la “commedia delle startup”, che oggi fa tanto spettacolo, e iniziare a generare valore reale. Con concretezza, valore e neoimprese competitive a livello globale». E con maggiore collaborazione tra università, enti e impresa.

Immagine 04-05.12.2014 | Si è conclusa a Sassari la gara delle Start Cup. Prima, nell'ambito ITC, Fermo!Point