Un bellissimo servizio dedicato all'Incubatore di Bergamo e tra i protagonisti Fermo!Point.
Trascrizione integrale:
Il servizio di consegna dei pacchi per chi ama lo shopping on line
Se dovete ricevere un pacco, ma in casa non c’è qualcuno che possa prenderlo in consegna, non fatene un problema. Dal prossimo mese di settembre, la soluzione sarà a portata di mano. Merito, e ingegno, di Alberto Luisi, ideatore e ceo di FermoPoint, una srl che coinvolge anche Claudio Saloni, socio di capitale. Dopo un anno e mezzo di gestazione, periodo necessario a completare gli studi di fattibilità che hanno confortato nella sostanza la bontà del progetto di servizio, insieme hanno deciso di partecipare al bando promosso da Bergamo Sviluppo per far parte dell'Incubatore al Point di Dalmine. L’ingresso è avvenuto a gennaio scorso, la costituzione della società come start up innovativa due mesi dopo.
“Si tratta di un network di negozi e attività commerciali che effettua servizio di ritiro, conservazione e riconsegna di pacchi per conto terzi - spiega Alberto Luisi -. Si rivolge a tutti coloro che effettuano acquisti on line e hanno il problema di ritirare la merce perché non sono mai a casa”.
A soffrire di questa problematica, infatti, è soprattutto la popolazione più attiva. Dopo l’estate, quando si effettuerà un acquisto on line, si avrà la possibilità di dirottare la spedizione su FermoPoint, che diventa punto di consegna e provvederà ad avvisare il cliente con un sms dell’arrivo del pacco. Il cliente avrà 14 giorni di tempo per ritirare il pacco negli orari e nei giorni di apertura del negozio destinatario del pacco.
“Allo stato attuale questo tipo di servizio non viene effettuato - sottolinea Luisi -. La merce in consegna viene posizionata in magazzini lontani dal luogo di destinazione finale. Occorre provvedere al recapito mirato e il flusso di mancate consegne e successive riconsegne grava sui costi di esercizio del servizio, contribuendo anche ad accrescere le emissioni di CO2. Sotto questo aspetto la soluzione prospettata da FermoPoint incide positivamente anche sull’ambiente”. Mentre sono in via di perfezionamento gli accordi commerciali con diversi gruppi, FermoPoint sforna numeri molto interessanti.
“Contiamo di essere a regime tra due anni - dice Luisi -. Prevediamo di creare 3.500 FermoPoint sul territorio nazionale, ovvero essere presenti in tutti i Comuni con oltre 5mila abitanti per garantire una capillarità assoluta. In tal modo riteniamo di aiutare i negozi di vicinato che vedono di buon occhio qualsiasi iniziativa che richiami clientela. Il personale interno conterà tre persone nel 2014, che diventeranno sette nel 2015 e 13 nel 2016. Si tratterà di figure di assistenza, customer service e customer care, e di livello amministrativo.